Vittoriano Viganò
Vittoriano Viganò è stato un architetto e accademico italiano, noto per il suo particolare uso del cemento armato ed esponente del brutalismo italiano. Nato a Milano nel 1919 consegue la sua formazione tra Studi Classici e la Facoltà di Architettura al Politecnico di Milano, dove si laurea nel 1944. Inizia la sua professione facendo da apprendista presso lo studio BBPR per aprire successivamente il proprio studio professionale. Nel frattempo inizia la sua attività come assistente volontario e poi come professore di Architettura degli Interni presso l’Università, per cedere poi la cattedra a Gio Ponti. Attraverso il padre Vico, pittore e incisore, Vittoriano entra in contatto con l’ambiente artistico milanese che gli permetterà di sperimentare l’intreccio delle arte con l’architettura e il design. Negli anni ha sviluppato ricerche sulle tipologie primarie di residenza e servizi, di musei e teatri e sul rapporto tra spazio-oggetto. Negli anni ’50 Gino Sarfatti gli affida la direzione artistica di Arteluce, inserendo il proprio stile nell’azienda e creando così dei pezzi iconici. Viganò fu protagonista anche della scena internazionale ma in Italia realizza una serie di lavori architettonici e urbanistici straordinari attraverso un linguaggio più maturo e particolare.