Interni Venosta

Spotti Milano presenta l’installazione di Interni Venosta, il concept di arredi ideato da Emiliano Salci e Britt Moran e realizzato da Fabbri Services, non vuole essere un connubio, un omaggio di forme o una reinterpretazione del lavoro della designer Carla Venosta, ma un riferimento alla cultura e allo stile emancipato della sua epoca, che rimanda all’eleganza italiana, europea e di oltreoceano d’altri tempi, dove cultura e sobrietà erano simbolo di uno stato sociale: la fusione tra avanguardia e classico.

Anno

2024

Brand

Interni Venosta

Designers

Emiliano Salci e Britt Moran

Fotografia

Silvia Rivoltella

La collezione presenta pezzi dissonanti tra loro per combinazioni di materiali e utilizzo, ma che al contempo riescono ad inserirsi in ogni spazio. Gli elementi richiamano l’arte contemporanea dei grandi maestri del XX secolo: l’estetica classica e la geometria delle linee vengono ora rivisitate dai due co-fondatori di Dimorestudio.

La scelta dei materiali dalle meticolose lavorazioni, le nuance neutre selezionate per i tessuti e le molteplici ispirazioni hanno permesso agli arredi di raggiungere una finitura non troppo patinata, dall’aspetto già vissuto, e di convivere con ogni elemento della casa, quasi come ci fossero sempre stati.

Interni Venosta

Drop 2

Interni Venosta
Già dal nome un riferimento che non vuole essere un connubio o un omaggio di forme e reinterpretazione del lavoro della designer Carla Venosta. Può essere invece considerata una citazione in merito alla cultura e allo stile emancipato della sua epoca che rimanda all’eleganza milanese e non solo, ma a quella italiana e d’altri tempi dove la cultura e la sobrietà erano simbolo di uno stato sociale, dove il moderno e l’avanguardia si fondeva con il classico. In realtà la collezione prende spunto da orizzonti più lontani e da riferimenti per lo più in simbiosi con l’arte. Arte contemporanea dei grandi esponenti del XX secolo: Donald Judd, Carle Andre e Walter de Maria, affiancati alle ideologie che provengono da designer come Marcel Breuer e Gerrit Rietveld, grossi esponenti del movimento Bauhaus. Sono questi i punti chiave da dove nasce questa collezione. Semplice, schietta, sintetica. Dove le proporzioni e il connubio delle materie pure la rendono senza età. Materiali elementari tra solidi si uniscono a lavorazioni artigianali e si tingono di nuance naturali dando vita a oggetti senza tempo, uno sguardo solo a un’estetica aulica, dove l’attualità che viviamo e la moda non vengono citati e interpellati. La volontà di creare una collezione in un universo confuso pieno di cambiamenti frequenti ci ha dato lo stimolo a progettare dei pezzi in contrapposizione. Per rendere la casa nuovamente colta e sofisticata, come nei tempi passati. Dove predomina il desiderio di circondarci di cose dove il tempo non è percettibile. “7” pezzi dissonanti per utilizzo tra loro, ideati per zone diverse dell’abitazione. E altri si aggiungeranno nel corso dell’anno, per formare una collezione dove possono dialogare tra loro o convivere nelle nostre case con i pezzi che già possediamo. E non capire se l’oggetto è stato sempre insieme a loro.

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