Kiki 2 posti

Categoria
Divani
Brand
Designer
Dimensioni
L 116 cm - P 75 cm - H 39/68 cm
Materiali
Acciaio, Rivestimento su richiesta
Anno
1960
Il divano Kiki a 2 posti, progettato da Ilmari Tapiovaara nel 1960 per Artek, fa parte della collezione Kiki, che include anche panca, poltrona lounge e tavolino basso. Caratterizzato da una struttura in tubolare d'acciaio ovale, presenta linee pulite e contorni arrotondati che offrono comfort e supporto. Le dimensioni compatte e il design modulare consentono di combinare i vari elementi della collezione in diverse configurazioni, adattandosi facilmente a spazi ridotti.
Artek
Fondata a Helsinki nel 1935 da quattro giovani idealisti: Alvar e Aino Aalto, Maire Gullichsen e Nils-Gustav Hahl, Artek nasce con l’obiettivo di vendere mobili e promuovere una cultura moderna dell'abitare attraverso mostre e altri mezzi educativi. Il nome dell’azienda è dato dall’unione delle parole “arte” e “tecnologia”, concetti fondamentali per il movimento modernista degli anni ’20 che vedono nel legame di queste due sfere l’innovazione del design moderno. La collezione di Artek è composta da mobili, illuminazione e accessori ideati da maestri finlandesi e internazionali.
Ilmari Tapiovaara
Ilmari Tapiovaara (1914-1999) è stato uno dei più grandi architetti d’interni e designer della sua epoca. Si dice spesso che abbia catturato l'essenza dell'identità finlandese, creando oggetti iconici ancora oggi molto apprezzati.Dopo essersi diplomato in Design del Mobile alla Scuola Centrale di Arti Applicate di Helsinki nel 1937, lavorò come assistente nello studio di Le Corbusier a Parigi. Successivamente divenne direttore artistico e designer presso Asko Oy, allora uno dei maggiori produttori di mobili in Finlandia.Nel corso della sua carriera, Tapiovaara superò i confini del design tradizionale, dedicandosi a progetti che spaziavano dalle sculture in legno alla grafica, dai manifesti cinematografici agli accessori da cucina, fino a un grill portatile. Con la mente di un esploratore e l’anima di un artigiano, cercò sempre nuove soluzioni per migliorare gli oggetti di uso quotidiano.